lunedì 17 marzo 2014

La nostra quota rosa



Quando i nipotini vanno dalla nonna, la sera è pronto per loro un film. Ma nel Nord America non si può vedere un film senza i popcorn. A casa dai genitori mangiano i popcorn, ma con parsimonia, perché fanno male. La nonna invece riempie le loro ciotolone fino a quando i popcorn vanno di fuori. E loro guardano con gli occhioni e la bocca aperta: non possono credere a tanta abbondanza. Soltanto la nonna può fare così!
C’è l’ha raccontato a messa Sandra (al centro delle foto), donna giovanile, ma già nonna di dieci nipoti. Dopo aver abbandonato praticamente la fede per una decina di anni, a 31 anni, già mamma di 3 bambini, ha sentito il bisogno di cominciare a frequentare dei corsi di teologia. Ne è rimasta così contenta che si è laureata. Gli Oblati le hanno offerto il posto di direttrice di un loro centro di spiritualità e di ritiri in Edmonton, in Canada. Adesso è in pensione, ma continua a dare ritiri anche agli Oblati in varie parti del mondo.
E una dei quattro laici che partecipano al lavoro che stiamo portando avanti questi giorni e alle mie lezioni. Con lei anche Geri (a destra nella foto), che ho conosciuto parecchi anni fa a Roma e con la quale ho lavorato, prima che scegliesse di impiegarsi dagli Oblati. L’ho poi incontrata negli Stati Uniti dove lavora a tempo pieno nell’animazione dei laici legati agli Oblati. Oggi ha animato la nostra liturgia con tanti simboli. Terza donna è Mary dell’Inghilterra (a sinistra nella foto), che ho incontrato in Irlanda. Lavora anche lei a tempo pieno, assieme a Kirk (in piedi nella foto), altro laico presente questi giorni con noi, per le missioni degli Oblati.
Anche noi abbiamo la nostra quota rosa!
A proposito dei popcorn. Sandra ci ha raccontato quella storia per dirci che Dio fa lo stesso con noi, non gioca al risparmio, e dà, dà, senza parsimonia, con una generosità che ci lascia a bocca aperta come i suoi nipotini.

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