domenica 16 novembre 2014

Tutti a tavola, l’ossessione di Dio


Giovedì scorso, come al solito, un altro momento di dialogo a sant’Eustachio, questa volta con Heike Vesper, luterana. Siamo entrati in campo minato, l’Eucaristia. Eppure è stato un bel colloquio.
Sono partito dall’ossessione in Dio di volersi sedere a tavola con noi. A cominciare dal paradiso terrestre, quando a sera scendeva a cena con Adamo ed Eva. Una volta che i due sono spariti gli è rimasta questa idea fissa, questo desiderio spasmodico di sedersi a tavola con noi. Lungo tutta la Bibbia lo ripete in mille modi, non pensa che a preparare una mensa per noi. Gesù inizia il suo ministero con le nozze di Cana e lo termina con l’ultima cena, promettendo di bere di nuovo il vino con noi nel Regno. Sì perché nel Regno dei cieli staremo a tavola da mattina a sera; Dio sta preparando un grande banchetto, nel quale lui stesso si cingerà e ci servirà: parola di Gesù! Non a caso Gesù era chiamato “mangione e beone”: lo troviamo a banchetto da Simone, in casa di amici; con Zaccheo si invita addirittura lui stesso a pranzo…
Ha scelto bene, perché stare assieme a tavola è il momento più bello della giornata e il banchetto di nozze è la festa più bella che possa esserci. In fondo a Dio non interessa mangiare e bere, quando stare con noi, trovarsi in famiglia, a casa. Da no credere!

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