lunedì 2 febbraio 2015

Festa della presentazione. Presentati da chi?


Il 2 febbraio 1974 era un sabato. Nella Basilica di san Pietro si rinnovava la millenaria cerimonia dell’offerta dei ceri al papa, a ricordo della presentazione al tempio di Gesù “luce che illumina i popoli”. Io ero lì, in qualità di “lettore”, a proclamare la parola di Dio davanti a Paolo VI e a tutta l’assemblea, composta in maggior parte di suore.
L’anno precedente infatti il papa aveva invitato alla festa liturgica della “Candelora” “le religiose, le nostre suore, le vergini e le vedove, consacrate al Signore, dimoranti a Roma e facenti parte della nostra comunità. Perché abbiamo voluto che in questa assemblea le religiose «romane» abbiano oggi un posto distinto? Oh! per molti motivi!”, che poi enumerò elevando un canto alla vita consacrata.
Così il 2 febbraio 1974 era ormai già dedicato alla vita consacrata, prima ancora che Giovanni Paolo II, nel 1996, istituisse per quel giorno la festa della vita consacrata.
Ero dunque accanto a Paolo VI quando affermava:
“Si rinnova oggi per noi la gioia di un incontro spirituale con la grande famiglia delle religiose di Roma nel giorno della Presentazione del Signore… Perché? Ma il perché lo sapete… siete consacrate al bene di tutta la Chiesa! Questa la vostra definizione, questo il vostro vanto, questo il vostro sacrificio quotidiano, questo il vostro traguardo, questa la vostra corona; non altro, non altro motivo vi ha tratte a donare la vostra vita a Cristo Gesù, per le mani di Maria, se non questo: servire, servire le anime, servire la Chiesa, tutta la Chiesa. … la vostra vocazione è qui, è tutta qui, in questa oblazione totale alla Chiesa… Questa realtà vogliamo proporre davanti alla comunità ecclesiale di Roma, e, oltre essa, a tutta la Chiesa, che deve trovare in voi religiose l’esempio vivo di un’esistenza consacrata a Dio senza cedimenti e senza rimpianti, con fervore lietamente rinnovantesi ogni mattina. … Cristo, che avanza nel tempio del Padre, portato sulle braccia di Maria - accolto dall’amore veggente, mosso dallo Spirito Santo, di anime grandi e umili come il vecchio Simeone e Anna la profetessa - è il modello, il tipo, l’ispiratore di ogni consacrazione.
Lui vi attira potentemente e dolcemente a conformarvi alla oblazione costante che richiede la vostra vocazione, Lui vi sostiene, Lui vi conforta, Lui vi incoraggia, Lui vi stimola, Lui, se necessario, vi rimprovera”.

Questa mattina, leggendo la preghiera della messa (la “colletta”), mi ha colpito la richiesta rivolta al Padre: “concedi anche a noi di essere presentati a te pienamente rinnovati nello spirito”. Presentati da chi? È evidente che si sottintende Maria. Mi è piaciuto questo indiretto invito a Maria perché ci presenti a Dio come ha presentato suo figlio Gesù. Siamo in buone mani!

Nessun commento:

Posta un commento