lunedì 27 aprile 2015

A La Ciotat in compagnia di un profeta


Se non vi dessi mie notizie, cara madre, potrei essere nei guai. Scrivo due righe per dirvi che siamo arrivati bene, tutto è andato alla perfezione.
Siamo molto soddisfatti di come è iniziata la nostra missione. Continuate a pregare che il bene si compia e che tutti traggano profitto della grazia tanto preziosa che viene oggi offerta al popolo di questa città. Dovendovi trattare un po’ da madre, non voglio dimenticare di dirvi che qui mangiamo ottimo pesce e che ci manca nulla.
Non ho avuto il tempo di dirvi di più su quanto avvenuto ieri. Oggi dove fare un po' di corsa e così non posso scrivervi alla casa della Missione, come mi ero proposto. Vi abbraccio con tutto il cuore, così come tutta la nostra famiglia.
Eugenio. La Ciotat, 6 novembre 1821.
Sant’Eugenio scrisse questa lettera alla mamma all’inizio della missione che predicò nella cittadina di La Ciotat, piccolo porto vicino a Marsiglia, dal 4 novembre al 23 dicembre.
 

In quegli stessi giorni scriveva all’amico Alfonso Tavernier:
Se ho dessi alcun segno di vita nel mio Alfonso, cosa penserebbe di me? Mi crederebbe insensibile, ingrato, mentre scrivendogli queste due righe saprà che io non gli rispondo, perché diffido del mio cuore che sarebbe davvero tentato di sottrarsi al dovere delle occupazioni dedicando a lui un momento che mi sarebbe dolce spendere assieme. L’abbraccio di tutto cuore. Che il mio caro amico sappia apprezzare questa piccola parola che gli scrivo nel bel mezzo del combattimento, sul campo di battaglia, ancora in armatura completa contro l'inferno, che, con l'aiuto di Dio, colpiamo duramente.


Sono stato sui passi di sant’Eugenio, per rivivere la sua passione missionaria. Da Aix sono appena 50 chilometri di distanza. In macchina basta un’ora. Allora, quando i missionari non si permettevano il lusso di andare in carrozza, impiegarono due giorni di cammino.
Il paesaggio dispiega tutta la bellezza della Provenza, dalla montagna della Sante Victoire ai boschi di pini marittimi, dalle scogliere color ocra tra le più alte d’Europa a picco sul mare, alle colline di macchia profumata, ai promontori rocciosi. Dall’alto della strada che serpeggia sulle creste appare la visione straordinaria di Cassis, il porticciolo di pescatori con le case pastello che si affacciano sull’acqua.
Poi finalmente il porto de La Ciociat, dominato dal castello e dalla chiesa nella quale sant’Eugenio predicava come un profeta e lottava come un eroe contro il male…


Adesso guardo con maggiore interesse le antiche stampe che ritraggono sant'Eugenio missionario a La Ciocat, mentre porta la grande croce al porto, proprio di fronte alla chiesa...


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