mercoledì 17 giugno 2015

Pasquale Foresi: il rapporto di Gesù non è con milioni di persone, è con ciascuno di noi / 3


Pasquale Foresi compone in unità le più varie antitesi della vita cristiana, quali dentro e fuori (contemplazione e azione, preghiera e lavoro…), alto e basso (divino e umano, soprannaturale e naturale…), personale e comunitario, amore di Dio e amore del prossimo… Tali contrapposizioni non vengono affrontate direttamente nel libro dei Colloqui, appaiono di riflesso, nella positiva visione unificata della vita cristiana. Rilevo soltanto il rapporto tra “personale” e “comunitario”.
Nel primo capitolo, parlando dell’amore di Dio, Foresi mostra come esso sia unico e irrepetibile per ogni persona: «Dio ci ha guardato personalmente» (p. 10); il rapporto di Gesù non è «con milioni di persone, è di Gesù con ciascuno di noi». Quando diciamo “Dio ci ama” non dobbiamo quindi pensare che divide il suo amore tra tante persone, e quindi a noi ne tocchi una parte soltanto: «la verità è che il suo amore è infinito per ciascuno. Non c’è nessuno che possa dire: Dio mi ama un po’ meno degli altri. Perché Dio ama di amore infinito, completo, ciascuno» (p. 11). L’intero capitolo è un inno all’amore di Dio per ognuno. La sua lettura infonde, tra l’altro, una profonda fiducia, porta veramente a credere all’amore di Dio. Mette in cuore la certezza di essere amato come l’unico, in maniera esclusiva, anche con le nostre debolezze, con tutti i nostri peccati, anzi allora più che mai… Foresi arriva a dire, nella forma colloquiale che qui si addice: «Vorrei che tutti fossimo sempre contenti, proprio perché Dio ci vuole bene: Dio ci ama, sia che siamo buoni, sia che siamo “cattivi”» (p. 13). Ma se è così ecco che anche il nostro rapporto con lui deve essere personale (cf. p. 10), e il tu per Tu si approfondisce e si intensifica giungendo ad una vera intimità.
Il rapporto è sempre intero personale. A un Dio che si dà tutto non si può rispondere con meno di tutto. A un Dio che si dà da sempre e per sempre, non si può rispondere “a tempo”, ma per sempre. «È veramente terribile pensare all’amore di Dio: Dio ti ama dall’eternità. Tu non lo puoi amare per qualche mese o per qualche anno. Se Dio si dona a te totalmente, tu devi donarti a lui totalmente» (p. 73).


1 commento:

  1. Gracias,Fabio. Veo al Chiaretto vivo por medio tuyo. Sigue con este maravilloso blog. Rodrigo Ortiz ofm en Medellín

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