venerdì 4 settembre 2015

La Scuola Abbà a Baita Segantini



La giornata è iniziata… dove tutto è iniziato! nella chiesa dei Cappuccini a Tonadico. Era il 16 luglio 1949. Il nuovo carisma ricevette il suggello dal cielo. Gli facevano da corona altri due carismi: quello carmelitano – era la festa della Madonna del Carmelo – e quello francescano: era nella chiesa dei Cappuccini. I carismi si coalizzano sempre fra di loro, espressione dell’incontenibile efflorescenza dello Spirito.
Abbiamo riletto insieme le pagine che raccontano di quel giorno nel quale il patto di Gesù Eucaristia aprì le porte del cielo. Lo rinnoviamo anche noi, dopo aver celebrato la messa in un clima di paradiso.


Poi su per la vallata verso Passo Rolle passando per San Martino di Castrozza. In barba a tutte le previsioni atmosferiche che, fino alla mattina presto, giuravano sarebbe venuto giù un diluvio, abbiamo avuto una giornata bellissima di sole e di straordinari giochi di nubi. Su su con il pullman per la vallata di Primiero, abitata da millenni, ma che ha conosciuto l’incremento demografico grazie alle miniere di argento e ferro e alla fuga delle popolazioni davanti alle incursioni di Attila. Le Pale di San Martino e le foreste di abeti e larici ci scortano fino a quando lasciano posto ai prati e ai pascoli di alta montagna. Un’ora a piedi per sentieri tra panorami mozzafiato e finalmente giungiamo a Baita Segantini.
Ci portano quassù, ancora una volta, i ricordi delle prima Mariapoli, con i cori di canti le cui parole parlavano, con semplicità sconvolgente, di vangelo, d’amore, d’unità, di città nuove, di gioia. Li cantiamo anche noi, rivivendo l’aria di festa che percorreva quei monti e quelle valli negli anni Cinquanta. Sperimentiamo la stessa gioia, la stessa fede, la stessa fraternità.
Dopo il pranzo a sacco ritorno a Tonadico dove riprendiamo i lavori di studio, senza che si smorzi minimamente la gioia che da ieri ci accompagna.
Infine visita in municipio, dove ci attende il sindaco di questo paese piccolino piccolino che pure parla tante lingue, mostra una vastissima cultura e una altrettanto vasta visione di pensiero. Dopo la visita alla cappella del municipio, che raccogliere inestimabili tesori d’arte, incontro nella sala modernissima comunale, all’ultimo piano dell’antico edificio.
La giornata termina con la festa per il compleanno di Judy. 70 anni, mi pare impossibile. A me sembra ancora la stessa ragazzina incontrata sui banchi dell’università… Da allora la nostra strada ha percorso sempre un comune sentiero, fino ad adesso. Un’amicizia fedele e bella.


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