giovedì 22 ottobre 2015

Più grandi i peccati, più grande la misericordia


Guidando la liturgia penitenziale, nella comunità di Richelieu, ho letto alcuni brani di sant’Eugenio nei quali trasmette la sua esperienza di peccato e di grazia:

- Signore, fa risplendere su di me un raggio della tua luce così che io possa conoscermi così come sono davanti a te. Mio Dio, più mi ricordo dei miei peccati, mi ricordo della tua misericordia, perché tu sei il mio Dio!

- Cristo è quel Dio misericordioso venuto in mezzo a noi a chiamare i peccatori. A loro rivolge le sue parole più tenere. Corre dietro a loro, li serra al suo cuore, li porta sulle sue spalle.

- Nessuno scoraggiamento quando cadiamo in qualche difetto. Riconoscerlo subito, senza darsene pena, e ricorrere a Dio per poi tornare nella pace. Sempre così, ogni volta che cadiamo, fosse anche cento volte al giorno.

- Ho ancora davanti il mio passato. Ma tu, mio ​​Salvatore, dimenticalo e ricordati soltanto della tua misericordia.

Al termine della liturgia penitenziale c'è stata una esplosione di gioia incontenibile. I 60 Oblati anziani presenti nella cappella hanno impiegato una quindicina di minuti per salutarti, scambiarsi l'abbraccio di pace, darsi la mano, Uno spettacolo commovente!


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