venerdì 6 novembre 2015

Religiosi e laici insieme nella stessa “famiglia carismatica”


“Mi aspetto che cresca la comunione tra i membri dei diversi Istituti. Non potrebbe essere quest’Anno l’occasione per uscire con maggior coraggio dai confini del proprio Istituto per elaborare insieme, a livello locale e globale, progetti comuni di formazione, di evangelizzazione, di interventi sociali?” Così Papa Francesco nella lettera per l’Anno della vita Consacrata.

Da un anno, con un piccolo gruppo di altri religiosi ci siamo riuniti in casa mia per preparare il convegno che oggi e domani si tiene qui a Roma. È rivolto ai membri delle diverse case generalizie che seguono i laici che condividono i carismi degli Istituti.
Così in questi due giorni siamo in 200 persone, consacrati, consacrate e laici di una sessantina di Istituti, per condividere esperienze, percorsi, progetti futuri.


A me il compito di avviare i lavori con una relazione su Religiosi e laici insieme nella stessa “famiglia carismatica”.  Ha concluso dicendo:

Tra religiosi e laici che condividono lo stesso carisma c’è un rapporto di complementarità, non di subordinazione. I laici, infatti, sono direttamente associati al carisma dato alla Chiesa attraverso un fondatore e, indirettamente, all’Istituto religioso. (…)
I rapporti mutui chiedono di essere improntati alla comunione e alla complementarità, a partire dalla conoscenza e apprezzamento reciproco, dalla simpatia per le persone e per i cammini rispettivi, dalla condivisione dei doni. (…)
Ne nasce un arricchimento e un sostegno reciproci tra religiosi e laici, in una vera esperienza di comunità ecclesiale, che porta a superare l’anonimato e l’appartenenza strutturale pur rispettando le diversità, verso l’unità dei un’unica “famiglia carismatica”.

Infine ho comunicato un sogno:

vedere riuniti per un grande evento ecclesiale consacrati e laici delle più varie Famiglie carismatiche. Potrebbe essere una giornata nell’Aula Paolo VI per condividere le esperienze, prendere maggiormente consapevolezza della novità dei percorsi in atto, crescere insieme nella comunione tra carismi. Una celebrazione eucaristica in Piazza san Pietro attorno al papa. Tutto eventualmente preceduto da uno, due, tre giorni di convegno a livello particolare di ogni Famiglia carismatica.
Potrebbe essere un modo per rendere cosciente la Chiesa intera della nuova realtà che sta nascendo nel suo seno.


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