giovedì 26 novembre 2015

Santi nascosti

Jan Tillemans, OMI, Trois Rivières

Sono stato all’ospedale a trovare un amico operato al cuore. Nel letto accanto un ragazzo malformato, incapace di muoversi, di parlare, bisognoso di tutto. Ha vent’anni anche se lo sviluppo si è arrestato dieci anni fa. Mi impressiona la mamma, bellissima, sembra più giovane della sua età. Si porta il figlio tra le braccia, lo accarezza. Una tenerezza commovente. È da vent’anni che gli è accanto, lo accudisce, lo nutre, lo lava, gli parla senza averne risposta… “Come fa?, mi viene da mormorare. Ma è una santa”.

La moglie del mio amico, che mi ha sentito, mi dice: “Ce ne sono tanti di santi. Santi nascosti, che donano la vita in silenzio, con un amore puro”. Mi racconta di un’altra mamma che da giorni sta nella sala d’aspetto dell'ospedale. Il figlio, appena laureato, il primo giorno di lavoro ha avuto un incidente ed è in coma. “Ma cosa fa qui, signora? – le ripetono i medici. Vada pure a casa, la chiamiamo noi se c’è qualche miglioramento. Tanto lei non può entrare in rianimazione”. “Come posso andare a casa – si confida con la moglie del mio amico. Devo stare qui. E se aprisse gli occhi? E se mi chiamasse?”.

Quanti sono i santi nascosti, le anonime persone che ogni giorno conducono una vita eroica, che non fa cronaca e che pure tiene viva la nostra umanità?


3 commenti:

  1. E' un'esperienza veramente molto bella-La Donna,quella con la"D"maiuscola,è proprio così perchè ha quella cosa che nessuno ha:la maternità.Giorgetto

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  2. Caro p.Fabio,sono stato anche io a trovare Pino e,ho conosciuto la situazione di cui parli,Essendo inserito,per volonta' di Dio nel problema dei disabili da molti anni,ho conosciuto molte mamme lasciate sole ad occuparsi dei propri figli perchè i padri sono scappati dalla paura,perchè l'handicap fa veramente paura.Io no,non ho avuto paura perchè avevo con me Gabriella e insieme avevamo Dio come Padre.Allora il peso è stato leggero e il carico non è stato pesante.Oggi Simone ha 37 anni e come sono passati non me lo ricordo ma,mi ricordo la gioia che ho provato quando con Gabriella abbiamo accettato Simone come dono di Dio e veramente lo è stato sia per la mia famiglia sia le persone che lo hanno conosciuto.Giorgetto.

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  3. Caro p.Fabio,sono stato anche io a trovare Pino e,ho conosciuto la situazione di cui parli,Essendo inserito,per volonta' di Dio nel problema dei disabili da molti anni,ho conosciuto molte mamme lasciate sole ad occuparsi dei propri figli perchè i padri sono scappati dalla paura,perchè l'handicap fa veramente paura.Io no,non ho avuto paura perchè avevo con me Gabriella e insieme avevamo Dio come Padre.Allora il peso è stato leggero e il carico non è stato pesante.Oggi Simone ha 37 anni e come sono passati non me lo ricordo ma,mi ricordo la gioia che ho provato quando con Gabriella abbiamo accettato Simone come dono di Dio e veramente lo è stato sia per la mia famiglia sia le persone che lo hanno conosciuto.Giorgetto.

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