venerdì 26 febbraio 2016

Studiare un carisma / 2




Nell’articolo sul corso che ho dato al Claretianum, oltre a Rosalba, altri tre studenti rispondo alle domande di Angelica. Tra questi Giovanni Varuni:

Quale parte del corso ti ha interessato maggiormente
La prima lezione è stata molto intéressante. Mettere a fuoco ciò che serve per uno studio del fondatore è stato illuminante. Dallo studio delle fonti in tutti i loro aspetti allo studio sugli ambienti (geografici e storici). Lo è stato soprattutto perché le notizie che avevo non erano del tutto vere (per esempio che il carcere che si può vedere a Aix non era quello dove Eugenio operava).

Cosa hai scoperto di sant'Eugenio o del carisma oblato che non conoscevi?
Spesso penso che gli aspetti del carisma di sant’Eugenio li conosco tutti. Purtroppo la mia non è una conoscenza approfondita per questo ho avuto le antenne attive per tutto il corso. Per esempio, quando penso agli Oblati, il primo pensiero va alla Madonna, penso sempre che il tratto distintivo dei missionari sia la Madon­na. Tuttavia, anche se ce l’hanno nel nome, loro sono cooperatori del Salvatore: al primo posto c’è sempre Cristo.

Quale dei terni affrontati da p. Fa­bio continuerai ad approfondire in futuro?
Purtroppo essendo un lavoratore non credo di riuscire ad approfondire da studioso uno dei terni delle lezioni. Tuttavia, mi pia­cerebbe studiare la corrispondenza tra sant’Eugenio e p. Tempier, suo primo compagno. Il desiderio nasce dalla mia curiosità sui primi compagni dei fondatori di varie congregazioni, perché mettermi all’ascolto di questi è cornee tornare alle origini del carisma.


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