martedì 19 aprile 2016

Il breviario di Luigi Edmond



Louis Edmond era il braccio destro di padre Lelièvre, il grande apostolo del Québec. Insieme avevano creato un vivace movimento operaio cristiano che coinvolse migliaia di uomini, organizzato ritiri e incontri informativi, propagato il culto del Sacro Cuore. Nato il 24 agosto 1876 in una famiglia di contadini che abitava nel Québec dal 1600, iniziò presto la vita di operaio nelle nascenti industrie. Uomo di dialogo e di mediazione, fece parte del sindacato, anche quando fu promosso a cariche dirigenziali nell’azienda. Dopo il matrimonio, l’incontro con padre Leliève lo coinvolse per sempre nell’apostolato tra gli operai. P. Lelièvre disse di avere trovato in lui “un Luigi d’oro” e considerò quell’incontro «come una delle più grandi grazie della mia vita».
Poco prima di morire, il 26 settembre 1949 moriva, a Québec, in una delle ultime conversazioni rivolte a quanti terminavano il ritiro al centro “Gesù Operaio, parlò del breviario che ogni laico poteva recitare:

“Santifichiamoci attraverso i doveri del nostro stato. Se uno ha davvero l’amore di Dio nel cuore, può salutarlo nel corso della giornata, mentre svolge qualsiasi lavoro. Nella vita, questo è ciò che conta.
Il lavoro è il nostro breviario, tutto qui… Ecco il mio breviario: tagliare la legna, guadagnare il pane per la mia famiglia, avere pazienza. Insomma, perché non offrire tutte queste cose? Anche con la pipa in bocca, parla con Dio... Mangiare una mela è bello, ma anche offrirla mentre la mangi, e dire a Dio: Sei Tu che hai fatta questa mela, mangiandola ti farò felice...”.


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