sabato 2 luglio 2016

Andate: ecco, io vi mando


Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.

Settantadue, come i popoli della terra. Tanti ne contava il Libro della Genesi. Siamo dunque inviati al mondo intero, a tutti, senza esclusione alcuna. Per la verità i settantadue si muovono in un territorio molto ristretto, come capita a quasi tutti noi, ma in cuore c’è l’umanità intera.
A due a due. Qual è infatti l’annuncio che siamo chiamati a portare? La pace: «Pace a questa casa». Non è soltanto assenza di conflitti, è molto di più: è la pienezza dell’amore, frutto del comandamento nuovo, vera novità cristiana: «amatevi gli uni
gli altri». Perché l’annuncio sia credibile e non siano soltanto parole bisogna essere almeno in due.
Per la missione occorreranno grandi strutture, un’organizzazione potente, strategie elaborate? No, basta la semplicità e la mitezza disarmante dell’agnello, la leggerezza e la freschezza di chi si muove spedito senza borsa né bisaccia né sandali, la decisione e la determinatezza che non si perde per strada in cose inutili: «non fermatevi a salutare nessuno».
Cosa fare quando finalmente ci si incontra con gli altri? Ci si fa uno con loro, adattandosi agli usi e ai costumi: «mangiando e bevendo quello che hanno», senza stare a domandarsi se è puro o impuro. Si può e si deve andare in casa di tutti, anche in quelle dei pagani, e sedersi a mensa con loro. Era proibito allora agli ebrei. E oggi quante nuove proibizioni, quante barriere discriminatorie si ergono ad impedire rapporti sinceri, fraterni, costruttivi!
Da dove cominciare? Dal curare i malati. Più che parole ci vogliono fatti, un amore concreto, operoso.
Sarà facile? Tutt’altro! Sarà come andare tra lupi. Ci sarà che ci accoglie e chi ci rifiuta e si rivolta contro.
Ce la faremo? Ma certo che ce la faremo. Non è mica un’iniziativa nostra. È Gesù che ci manda. Ci fidiamo della sua parola, del suo mandato: «Andate: ecco, io vi mando». E poi, lo sappiamo, egli, nascostamente, vieni con noi.
Infine, ci sarà anche una ricompensa! I nostri nomi sono scritti nei cieli: siamo già lì...

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