sabato 9 luglio 2016

Fa’ altrettanto



I Padri della Chiesa, prima di riconoscersi nel samaritano, si sono riconosciuti nell’uomo incappato nei briganti. Erano loro che, lungo il cammino della vita, si erano visti aggrediti dalle forze del male, derubati della grazia preziosa. Loro, feriti dal peccato, giacevano a terra incapaci di rialzarsi, di ritrovare la forza per riprendere il santo viaggio.
Nella parabola riconoscevano la storia dell’umanità intera, storia che si ripete anche oggi. L’assalto delle forze del male si manifesta nelle pulizie etniche che continuano a lasciare a terra, mezzi morti, popoli interi, nelle stragi programmate, nelle violenze perpetrate tra le mura di casa, nell’arroganza dei prepotenti, nello sfruttamento degli esseri umani, nelle illegalità...
L’aggressione continua attraverso i mezzi di comunicazione che tante volte svuotano l’anima, nelle sollecitazioni al possesso, all’apparire, al primeggiare... E l’umanità, noi, ci troviamo ai margini della storia, in uno stato pietoso.
I nostri Padri nel samaritano hanno riconosciuto Dio che scende dal cielo e in Gesù si accosta a qualsiasi persona che langue sulla strada.
Gesù è sceso tra noi, si è fatto nostro prossimo, si è caricato della nostra umanità – si sei fatto uomo! – e si è preso carico di noi lavando, curando, dando asilo.
Anche quando se n’è andato non ci ha lasciato in balia di noi stessi: ha voluto che altri – la Chiesa! –, in nome suo si prendessero cura di noi.
Ci ha rimesso del suo e sappiamo quanto gli siamo costati. Basta guardarlo lì, sulla croce.
È il “buon” samaritano, come è il “buon” pastore che va in cerca della pecora perduta, che dà la vita per il suo gregge.
Non ci resta altro che mettere in pratica l’insegnamento antico, che potremmo tradurre così: «Fa’ all’altro quello che è stato fatto a te».

Mi inviti ad avere per gli altri l’amore che hai per me, a riservare per gli altri l’attenzione, la cura, la dedizione riservata per me: «Va’ e anche tu fa’ così».
Troveremo la salvezza piena e la pienezza della gioia quando perdonati sapremo perdonare, curati sapremo curare, redenti, sapremo redimere. Solo chi ha fatto l’esperienza del tuo amore sa amare a sua volta.


1 commento:

  1. E' lo spirito di Amore che abbiamo ricevuto in dono da Chiara. Il desiderio dell'anima di applicarlo con tutti i nostri fratelli che incontriamo perchè altri Gesù. Grazie Padre Fabio 1 Gino

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