domenica 21 agosto 2016

Viaggio in Terra Santa / 6 – Siamo a Gerusalemme!

“Che gioia quando mi dissero: Andiamo alla casa del Signore!
E ora stanno i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme!”
Le parole del Salmo oggi si sono avverate ancora una volta: siamo a Gerusalemme.
La prima lettura della liturgia di questa domenica mostra l’arrivo delle genti a Gerusalemme. Vengono da Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, e viaggiano su cavalli, carri, portantine, muli, dromedari.

Noi siamo arrivati a Gerusalemme dall’Irlanda, Inghilterra, Scozia, Stati Uniti, Francia, Germania, Ungheria, Siria, Italia e abbiamo viaggiato più velocemente, in aereo.
L’intento è lo stesso di cui parla sempre Isaia nella lettura di essere: essere una “offerta al Signore” e “vedere la sua gloria”.
Siamo partiti in 14 da Fiumicino e 7 da altri aeroporti.
Alloggiamo dai Cappuccini, nella parte ebraica della città, pronti per iniziare il nostro cammino sulle orme di Gesù.
È un ritorno alle origini, un ritorno al Vangelo.
Siamo pieni di gioia:
“Che gioia quando mi dissero: Andiamo alla casa del Signore!
E ora stanno i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme!”


1 commento:

  1. Carissimo p. Fabio,

    stasera, quando già i vostri piedi avranno ormai varcato le porte di Gerusalemme, ho concluso quella lettura nutrientissima (da centellinare!) e letterariamente così piacevole che è stata in questo giorni di vacanza "Parlaci di Lui". Grazie per averlo scritto e per come lo hai scritto.
    E grazie per il blog che mi permette di gustare - non solo in questi giorni di prezioso diario in Terra Santa - le perle "antiche e sempre nuove" che da scriba sapiente qusle sei tiri fuori anche per noi.
    Ti lascio con quanto scrivi proprio alla conclusione di "Parlaci di Lui", a mo' di augurio per te e tutta la Scuola Abba in questi giorni speciali.

    Un saluto a ciascuno,
    Claudio Cianfaglioni

    "Vorrei venire nella tua terra, almeno per un po', accarezzare con lo sguardo le colline di Galilea e vederle con i tuoi occhi, arrestare la barca nel mezzo del lago e fissare l'acqua e il cielo per sentire il tuo respiro, camminare sulle pietre che ti hanno visto passare e trovare una tua traccia tra le antiche rovine. Vorrei che i fiori e gli alberi e gli uccelli mi dicessero di te..." (F. Ciardi, "Parlaci di Lui. I racconti di Cafarnao", Città Nuova 2007, p. 92).

    RispondiElimina