sabato 17 dicembre 2016

Il (non) presepe della Raggi e quello di Papa Francesco



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All’inizio della novena del Natale, prima di partire per l’India, sono andato a vedere lo storico presepe che ogni anno il comune allestisce sulla scalinata di Piazza di Spagna. È un presepe tradizionale, con le statue ad altezza naturale, ambientato nella Roma popolare del settecento.
Con sorpresa quest’anno il presepe non c’è. Peccato!
È sostituito da un albero di Natale fatto a immagine della sindaca, tutti raggi colorati, su un freddo basamento di metallo. Bello, ma il presepe dov’è? Non è Natale se non c’è il presepe. Natale di chi?
Basterebbe collocare un piccolo presepe davanti all'albero. Non quello settecentesco; un presepe semplice, moderno, sullo stile dell'albero. 

JHo allora ripiegato su Piazza san Pietro. A differenza della Raggi papa Francesco ha collocato nuovamente il presepe nella sua piazza, accanto all’albero; ben altro albero rispetto a quello di Piazza Navona, un albero vero, alto 25 metri, vecchio di 85 anni; il giorno in cui è stato abbattuto per rimpiazzarlo sono stati piantati 49 nuovi alberi. Le decorazioni sono in ceramica, dei bambini in cura nei reparti oncologici degli ospedali italiani.
Nel presepe c’è un pastore che dorme, distratto come un po’ tutti noi: c’è il pericolo che il Natale passi e che noi continuiamo a dormire, senza partecipare all’evento. C’è anche una barca, ad evocare i profughi che solcano i nostri mari in cerca di pace: speriamo di aiutarli a trovarla nel nostro presepe.


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