domenica 5 marzo 2017

A Palazzo Corsini “con occhio di lince”



Federico Cesi, fondatore dell’Accademia dei Lincei (la più antica accademia scientifica del mondo), le diede questo nome perché gli studiosi che ne avrebbero fatto parte avrebbero dovuto guardare le scienze “con occhio di lince”, per andare fino in fondo... Fra i suoi membri anche Galileo.





Prima domenica del mese, musei gratis. Così ho visitato il Palazzo Corsini, oggi sede dell’Accademia. Le sale che accolgono gli accademici sono ricche di storia, d’opere d’arte e di una prestigiosa biblioteca. Muoversi in quegli ambienti ricchi di storia e di cultura ha un grande fascino. Vi sono passati Bramante, Michelangelo, Erasmo, Cristina di Svezia…
Ho cercato “con occhi di lince” e tra le centinaia di quadri sono riuscito finalmente a scorgere un piccolo insignificante ritratto di sant’Andrea Corsini, vescovo di Firenze, da dove proviene la famiglia, giunta a Roma a seguito di un altro membro ragguardevole, divenuto papa col nome di Clemente XII.


La galleria d’arte custodita nel palazzo è un autentico gioiello. Ci sono capolavori, come un piccolo trittico del Beato Angelico: una miniatura nitidissima, con colori smaglianti, ricca di deliziosi particolari. C’è anche Rubens, Van Dick, Murillo, Caravaggio, Guido Reni… La stanza Cristiana di Svezia è davvero degna di una regina…
La bellezza è la nostra ricchezza.
«La vostra arte – diceva Paolo VI agli artisti – è proprio quella di carpire dal cielo dello spirito i suoi tesori e rivestirli di parola, di colori, di forme, di accessibilità».


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