giovedì 20 luglio 2017

Ma in Paradiso c'è la musica?


Non ho ancora raccontato che giovedì scorso sono stato a Vaste, un minuscolo paese del Salento che vanta origini antichissime. È tutto in una piazza, che però è un capolavoro con un castello da favola.
Nel cortile del castello, come ogni giovedì d’estate, ho assistito ad un vivacissimo concerto di tre fisarmoniche che suonavano musica russa moderna.
Non l’ho potuto scrivere perché so una mia follower (si dice così, vero?) non sarebbe stata contenta. Infatti mi ha inviato un commento sul mio post "Avvolto in musica di cielo" nel quale mi dice: “Post entusiasmante e coinvolgente, p. Fabio! Ma... so di scandalizzare..., io non capisco la musica! tanto da essermi chiesta, in qualche occasione, come potrebbe essere il Paradiso per una come me... Che ne dici?”.

Mi spiace per Maria  Adele, ma in Paradiso ci sarà proprio la musica. Lo dicono le divine Scritture, come, ad esempio, l’Apocalisse, dove i 24 vegliardi cantano “un canto nuovo”. Cantarono gli angeli sui cieli di Betlemme quando nacque Gesù.
Poi ce lo dicono i santi. Ildegarga di Bingen trascrisse i canti ascoltati durante le estasi, ma anche il Curato d’Ars e Padre Pio hanno affermato di aver sentito musica celeste.
Basta guardare i bambini, i più vicini al Paradiso. Sanno disegnare, compongono poesia e quando sono concentrati in un gioco canticchiano o semplicemente mugolano. Perché quando si diventa grandi non si dipinge più, non si scrivono più poesie, non si canta più?
Dovremmo tornare ad avere la semplicità dei bambini che non si curano della critica estetica degli adulti…



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