domenica 6 agosto 2017

Trasfigurazione sui Monti Lessini


La Trasfigurazione non è un evento passato, avvenuto lassù sul monte Tabor, a cui hanno partecipato tre fortunati apostoli. È una realtà presente e viva. Chissà oggi quanti hanno sperimentato la gioia di stare con il Signore che continua a manifestarsi in tutta la sua bellezza.
Anche tra noi, a Roveré, abbiamo vissuto un momento di anticipazione di Paradiso. Non siamo sul Tabor ma sui Monti Lessini. Non siamo in tre ma in 65, religiosi di 31 famiglie religiose, provenienti da quattro continenti. Anche una simbolica presenza femminile. Oggi sono arrivati anche tre missionari Saveriani, (Matteo, Martino e Carlo) che stanno partecipando al Capitolo Generale del loro Istituto e che hanno approfittato della pausa del week-end per venire a trovarci. Vengono rispettivamente dall’Indonesia, dalla Cina e dalla Sierra Leone. Altri vengono dall’Uruguay, dall’Argentina, dal Brasile, dalle Filippine, dal Camerun, dalla Guinea Bissau, oltre che da molti paesi europei.

Ogni mattina ho il compito di introdurre la meditazione, su realtà di Paradiso, e di guidare la comunione tra tutti. È strano parlare di cose di Paradiso? Ma se veniamo dal Paradiso e siamo diretti in Paradiso!
Dio ci ha pensati da tutta l’eternità e generando in sé il Verbo in lui ha pronunciato anche il nostro nome. La realtà più vera di noi è quindi da tutta l’eternità in Paradiso. Qualche anno e saremo in Paradiso per tutta l’eternità. La nostra vita è come una linea che va dall’infinito all’infinito, ed è tutta vissuto nell’eternità, nel Cielo; un segmento soltanto, infinitesimale, lo passiamo nel tempo, sulla terra, un attimo tra due eternità.


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