giovedì 12 ottobre 2017

Presbitero

Mi è arrivato un articolo apparso su “Toscana oggi”, scritto da Alessandro Andreini in occasione dei 60 anni di sacerdozio dell’ansiano Vescovo Luciano Giovannelli. In un primo momento penso mi sia un gesto gentile da chi sa dell’amicizia che mi lega sia a don Alessandro sia a mons. Giovannelli. Poi però inizio a leggere e resto stupefatto vedendomi inaspettatamente citato:

Alcuni anni fa, il teologo Fabio Ciardi, in un piccolo libro pubblicato in occasione dei 25 anni di presbiterato, ha condiviso una pagina di diario relativa al momento particolare in cui ha compreso, in modo più profondo e personale, il significato della parola presbitero. Un bel modo per cercare di spiegare che non lo si diventa automaticamente, così come non si abbandona in un attimo la giovinezza, carica di aspettative e, forse, d’illusioni.

L’articolo continua con una lunga citazione del mio libro, "Sotto lo sguardo di Dio". Per poi continuare:
Chissà quante volte, nel corso dei suoi 60 anni di ministero presbiterale, il vescovo Luciano avrà fatto l’esperienza descritta da p. Ciardi…

Ma guarda fin dove arrivano certi scritti che credi sepolti in scaffali morti…

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