domenica 5 novembre 2017

Domenico Mangano: Frammenti di reciprocità


Sembra impossibile che nella nostra società di oggi ci siano persone straordinarie come Domenico Mangano, di cui ho appena letto la biografia. Chi si sarebbe mai immaginato una persona così? Immerso completamente nella vita di famiglia, dell’amministrazione pubblica, della politica, a servizio di tutti, con un amore e una dedizione totale, e contemporaneamente immerso in Dio in un rapporto intensissimo
Mi è piaciuto soprattutto la tensione costante a costruire rapporti con tutti nella condivisone, il dialogo, l’ascolto…
«Gesù nasce – spiegò una volta – fra due persone che si amano, disposte cioè a morire l’una per l’altra e che se lo dichiarano, anche a distanza. Ma Gesù nasce anche nelle tante realtà in cui ognuno di noi, da solo, si trova a vivere giornalmente. Se amiamo chi ci sta di fronte, senza nulla chiedere in cambio, e ci sforziamo di farlo, ovunque, non è difficile che questo “amore gratuito” alla fine generi un ritorno: per esempio un sorriso, un atteggiamento non ostile che può diventare partecipazione, condivisione di gesti di solidarietà. In altre parole, il nostro amore gratuito può generare frammenti di reciprocità. Quando nasce quel frammento, quando un familiare, un collega, un amico, anche se non conoscono Gesù, condividono un’idea, un’iniziativa in favore di qualcuno, magari solo ci sorridono... anche loro, in un certo senso, escono da loro stessi, come noi siamo usciti da noi stessi per amare; ebbene, in quel reciproco uscire da noi stessi nasce Gesù: nasce in quel frammento, in quel sorriso. Certamente è qualcosa di piccolo, ma è pur sempre un “frammento divino”. Questo è il seme della cellula d’ambiente, questa è l’avventura straordinaria che siamo chiamati a vivere nella nostra quotidianità. È affascinante: Gesù vuole rinascere ogni giorno, dove siamo, nei tanti e diversi luoghi in cui si svolge la nostra vita, e ci chiede, oltre al nostro contributo, di farci aiutare da persone cui, forse, mai avremmo pensato».


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